INCONTRARE E AFFIANCARE GLI ASINI IN CAMMINO... - Ciuchinando.it
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INCONTRARE E AFFIANCARE GLI ASINI IN CAMMINO…

(esperienza di Anna e Claudio, amici di Ciuchinando)

“Ma dove stiamo andando?”

“ A trovare degli amici speciali…sono due coppie, una con le gambe e una a quattro zampe…”

E così Claudio si è illuminato. Ha capito che stavamo andando a trovare Gina e Rosina, Barbara e Giampaolo, meravigliosa compagnia di un trekking fatto a fine estate. Avevo deciso di regalarci una giornata con loro, avevamo bisogno di stare insieme in modo nuovo, lontano dagli impegni quotidiani, della famiglia, del lavoro, dell’emergenza in corso. E così ho contattato Barbara, che gentilissima ed entusiasta mi ha aiutata a realizzare la giornata.

Man mano che ci avvicinavamo alla sede di  “Ciuchinando” i nostri occhi si riempivano di colori d’autunno e forme sinuose di colline e montagne. E il cuore si riempiva di leggerezza. Barbara e Giampaolo ci aspettavano per portarci in mezzo a quel paesaggio, per ore di passi, di parole, di silenzi e di presenza. La presenza silenziosa ma fortissima di Gina e Rosina, una dal pelo scuro e una dal pelo grigio, una più decisa e l’atra più timorosa, ma entrambe miti e comunicative, come gli asini sanno essere.

Per me era la prima volta e a dir la verità non ho mai avuto molta confidenza con gli animali in generale. Poi un asino non mi era mai capitato di vederlo così da vicino, ma passi vederlo, addirittura condurlo non avrei mai pensato fosse per me possibile. Dapprima io e Rosina ci siamo guardate da distante, o meglio io stavo a distanza, e provavo a percepire il suo modo di essere. Poi piano piano mi sono avvicinata, una carezza, una mano sul dorso e infine, via, ho preso la corda attaccata al suo grande ed espressivo muso e ho cominciato a camminare insieme a lei. Non so dire se ci siamo capite, ma di sicuro piano piano mi è entrata dentro una certa dolcezza, un senso di tranquillità, di sicurezza e di allegria. L’esperienza poi più sorprendente è stata per me sentire cambiare la temperatura del suo corpo, mettendo la mano sul dorso, a volte caldissima, a volte fredda, insomma così viva.

Passo dopo passo, in mezzo alle nuvole basse e alla nebbia, abbiamo attraversato prati e ammirato frassini, attraversato borgate ed esplorato la storia dei luoghi attraverso i racconti di Barbara e le chiacchiere degli anziani che abbiamo incrociato.

E non me lo sarei mai aspettato, ma da quel giorno mi accompagna una certa nostalgia e una voglia di risentire quella placida vicinanza e quando penso a Rosina e a Gina un sorriso mi accompagna sempre. Allora alla prossima amici! Questa volta faremo una sorpresa alle nostre bambine!